La segnaletica è un affare molto serio. Lo ricordiamo tutti i giorni, ad ogni occasione possibile ed a chiunque incontriamo durante il nostro lavoro. È per questo motivo che dedichiamo quotidianamente una grande cura a sensibilizzare e ad informarci sui diversi risvolti del rapporto tra segnaletica e sicurezza.
Ricordiamo rapidamente i fatti per chi non ne fosse ancora al corrente. Dopo aver corso ad Imola per il Mondiale Superbike, domenica 14, il pilota si è trattenuto in Italia. Il mercoledì successivo, attorno alle ore 14, si allenava in bicicletta nel Riminese. Uscendo da una strada secondaria senza fermarsi allo stop, è stato travolto perpendicolarmente da una Peugeot 206 che procedeva lungo la provinciale che collega Riccione a Tavoleto.
Hayden è stato scaraventato sul cofano dell’auto, sfondandone il parabrezza. Le sue condizioni sono apparse critiche fin da subito: dal ricovero in prognosi riservata all’ospedale “Infermi” di Rimini, dove è stato stabilizzato, Kentucky Boy è stato poi trasportato con l’elisoccorso al trauma-center “Bufalini” di Cesena. Le lesioni accertate hanno subito evidenziato un trauma addominale, fratture multiple al dorso e al bacino – una delle quali esposta – e un grave trauma cranico che ha generato una vasta emorragia cerebrale non operabile. Il decesso è avvenuto dopo 5 giorni di coma.
Nelle istantanee si nota come la segnaletica stradale sia del tutto inadeguata in quel punto, dove peraltro il manto stradale versa in condizioni pietose. La segnaletica orizzontale, vale a dire le linee bianche tracciate con particolari vernici sulla superficie dell’asfalto, è praticamente invisibile nel punto dove Hayden avrebbe dovuto aspettare e dare la precedenza. Oltre a questo, la scritta STOP sull’asfalto appare completamente illeggibile. Come se non bastasse, nemmeno la segnaletica verticale ha aiutato il pilota, visto che il cartello è palesemente coperto da una grossa siepe e quindi occultato.
Se non possiamo affermare che questa scarsa manutenzione della segnaletica sia stata l’unica causa dell’incidente, è fuori di dubbio come ad essa possa essere comunque assegnato un ruolo nella vicenda. L’esito ha avuto un impatto distruttivo non solo sul pilota e famiglia, ma anche sul ragazzo che guidava l’auto: dapprima imputato di lesioni stradali, dopo la morte di Nicky Hayden l’ipotesi di accusa a suo carico è stata modificata in omicidio stradale, come da prassi. Si tratta di un’imputazione che prevede pene estremamente pesanti e che, indipendentemente dalle dinamiche concrete, mette chi sopravvive in una posizione di fatto molto svantaggiata.
Ecco quindi la nostra riflessione: scherzare con la segnaletica equivale a farlo con la sicurezza e l’incolumità tue e degli altri. Fai quanto in tuo potere per garantire una vera segnaletica “di sicurezza”, in grado di comunicare efficacemente il messaggio che le è proprio. Assicurati che la segnaletica stradale orizzontale, verticale e complementare sia progettata e realizzata in ottemperanza delle normative previste dal Codice della Strada e degli standard tecnici che ne regolano le caratteristiche. E, sopra ogni cosa, rispettala.